20° Congresso Internazionale di Medicina Estetica – Milano – Italia

Ho riletto, per curiosità, quanto avevo scritto l’anno scorso sullo stesso congresso e mi sembra un “copia e incolla” di quanto accaduto quest’anno. Cambiano i titoli delle relazioni ma non il numero delle relazioni e il dover correre da un’aula all’altra per ottemperare a tutti gli impegni presi. 1 relazione il primo giorno, 4 relazioni il secondo ed un workshop. Non pago ho anche lasciato aperto lo studio nelle prime ore della giornata per cercare di snellire la lunga lista di attesa che ormai tedia la mia attività. Ho descritto l’esperienza della mia squadra nel trattamento degli esiti di acne con radiofrequenza ad aghi con tecnologia ibrida. Ho descritto ed in ben 3 sessioni la ns esperienza nel trattamento laser delle cicatrici ed infine ho descritto la ns esperienza nell’utilizzo di un laser a picosecondi non solo per la rimozione di tatuaggi e lentigo ma anche per il trattamento delle cicatrici da acne e cicatrici post-traumatiche. Quest’anno non sono stato colpito dall’alto livello scientifico delle relazioni, anzi. Non mi è piaciuta la malattia di protagonismo che spesso ho osservato ed infine ho assistito anche a qualche scena veramente poco edificante. Le sessioni scientifiche vanno rispettate. I tempi assegnati vanno rigorosamente rispettati e soprattutto è fatto divieto di mostrare immagini di apparecchiature o loghi di aziende. Nessuna di queste cose è stata rispettata. Le regole sono chiare ed inviate dall’organizzazione con debito anticipo. Se non le si rispetta significa o che non si è ben preparato la relazione o che, in caso contrario,  si vuole volontariamente contravvenire alle stesse. Veramente poco edificante