SCAR 2 – Tel Aviv – Israele

Il miglior congresso sulle cicatrici al quale abbia mai assistito. Una Faculty stellare si è riunita per la seconda volta (la prima era stata l’anno scorso) per descrivere e condividere la propria esperienza sul trattamento e la prevenzione delle cicatrici. Sarebbe troppo lungo descrivere ogni singola relazione ma il congresso spaziava dalla ricerca di base alla terapia chirurgica e a quella laser. Gerd Gauglitz (Monaco – Germania), Ardeshir Bayat (Londra – United Kingdom) e Geoffrey Gurtner (Stanford – California – USA) hanno descritto inizialmente l’evoluzione normale e patologica di una cicatrice mettendo in evidenza dove il processo cicatriziale tende a diventare patologico e come si possa pensare di modificarlo per avere una cicatrice finale (o addirittura non avere) migliore. William Norbury (Galveston – Texas, USA), Uwe Paasch (Leipzig – Germania), Merete Haedersdal (Copenaghen – Olanda) e il presidente del congresso Ofir Artzi (Tel Aviv – Israele) hanno descritto come cercare di ridurre la formazione delle cicatrici mettendo l’accento sullo sviluppo della Heat Shock Protein 70 dopo la laser terapia, sulla necessità di intervenire con i laser il prima possibile se non addirittura prima di una eventuale incisione chirurgica, su come agire nel processo di guarigione delle ferite ed infine proponendo un algoritmo per mitigare o prevenire la formazione delle cicatrici patologiche. Si è quindi passati a comprendere quali farmaci possano essere utilizzati nel trattamento delle cicatrici e soprattutto quali siano le basi scientifiche sulle quali si fonda la laser assisted drug delivery (Merete Haedersdal, Uwe Paasch, Gerd Gauglitz, Joseph Haik – Tel Aviv – Israele, Jill Waibel – Miami – Florida, USA). Quali orientamenti e tecniche chirurgiche, il ruolo della terapia fotodinamica, dell’impianto di grasso e della crioterapia sono quindi stati dettagliatamente illustrati (Ardeshir Bayat, Geoffrey Gurtner, David Leshem e Yaron Har-Shari – Israele). La seconda giornata è iniziata con una sessione inerente il ruolo della laser terapia nel trattamento delle cicatrici. Laser frazionati ablativi e non-ablativi e laser vascolari sono stati dettagliatamente descritti. So sempre di più capendo il ruolo che i laser hanno nelle pelli di fototipo alto ed ho presentato una relazione nella quale semplicemente riferivo che non esiste un algoritmo di trattamento con i laser delle cicatrici e descrivendo quale sia il mio approccio pratico alle stesse (Jill Waibel, Woraphong Manuskiatti – Bangkok, Tailandia, Uwe Paasch, William Norbury). Si è quindi passati ad una sessione sulle cicatrici da acne nella quale sono stati descritti i diversi tipi di laser oltre che altre metodiche tradizionali ed ancillari. Anche in questo caso ho notato la grande differenza di approccio tra cute caucasica e asiatica/africana oltre che comprendere, finalmente, che il limite di 6 mesi di attesa tra la sospensione delle terapie con isotretinoina orale e i diversi trattamenti laser non ha nessun supporto scientifico e che quindi le diverse tecnologie possono essere immediatamente utilizzate dopo la sospensione del farmaco (Peter Shumaker – San Diego – California, USA, Henry Chan – Hong Kong, Woraphong Manuskiatti, Greg Goodman, Merlbourne – Australia, Marina Landau – Tel Aviv, Israele, Ofir Artzi). La sessione seguente ha invece visto coinvolti diversi operatori non medici che, con il loro lavoro, possono aiutare o sono a volte indispensabili nel trattamento delle cicatrici (tatuatori, fisioterapisti, terapisti occupazionali). L’approccio multidisciplinare è stato poi infine affrontato e valutato come fondamentale in una sessione che vedeva coinvolti quasi tutti i continenti (Firas Al-Naimi, Henry Chan, Peter Shumaker, William Norbury). Molto interessante la chiusura dei lavori congressuali nella quale si è parlato del futuro del trattamento delle cicatrici e soprattutto di cellule staminali, nuovi farmaci  e nuove terapie laser.

Semplicemente grandioso